L’IMU (Imposta Municipale Propria), è il tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. È operativa a decorrere dal gennaio 2012, e fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale. Dal 2011 ad oggi la normativa IMU è stata sottoposta a diverse modifiche, l’ultima delle quali sopraggiunta con la Legge di Bilancio 2020, che ha cancellato la TASI, accorpandola di fatto all’IMU.
Chi deve pagare l’IMU
Il versamento della tassa IMU è dovuto da coloro che sono in possesso degli immobili indicati nell’articolo 2 del Dlgs 504 del 1992, ovvero: fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli. Dal 1° gennaio 2022 è tornata l’esenzione IMU per i fabbricati merce destinati dall’impresa costruttrice alla vendita. Si applica inoltre, ancora per il 2022, l’esenzione per immobili della categoria catastale D/3 (cinema, teatri, sale per concerti e spettacoli) se i proprietari sono anche gestori delle attività esercitate.
Aliquote IMU
Sulla rendita catastale degli immobili diversi dall’abitazione principale (rivalutata prima del 5% e poi associata al moltiplicatore di riferimento) viene applicata un’aliquota ordinaria che, per effetto della Legge di Bilancio 2020, si innalza dal 7,6 all’8,6 per mille e che può essere decisa dai Comuni. Invece per le abitazioni principali non esenti (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) l’aliquota ordinaria sempre per effetto della Legge di Bilancio 2020 si innalza dal 4 al 5 per mille, anch’essa modulabile dai Comuni, che a seguito di deliberazione del consiglio possono aumentarla di 1 punto millesimale o diminuirla fino all’azzeramento. Resta invece confermata sulle abitazioni principali non esenti la detrazione fissa pari a 200 euro.
Come si paga l’IMU?
L’IMU viene pagata tramite il Modello F24 in due rate pari al 50% dell’imposta annua, oppure in una rata unica pari al 100%. Ovviamente il tributo verrà rapportato al periodo di possesso effettivo che si è protratto nell’arco dei 12 mesi. In pratica, se un immobile è stato posseduto solo per 10 mesi, il calcolo dell’imposta verrà calibrato su un periodo di 10 mesi anziché di 12.
Quando si paga l’IMU?
– 16 Giugno (versamento dell’acconto o unica rata)
– 16 Dicembre (versamento del saldo).
Ricordiamo che, nel caso in cui i suddetti termini dovessero coincidere con un giorno festivo o prefestivo, la scadenza slitterà al primo giorno lavorativo utile. Se la scelta ricade sulla rata unica, l’IMU va versata entro il 16 giugno.
Chi non deve pagare l’IMU
prima casa non di lusso (categoria catastale A1, A8 e A9) e relative pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7 (per ogni singola categoria)
tutti gli immobili assimilati all’abitazione principale (cooperative a proprietà indivisa prima casa di soci assegnatari o universitari assegnatari anche senza residenza;
alloggi sociali;
casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
il solo immobile non locato, posseduto da appartenenti a Forze armate, polizia, vigili del fuoco o carriera prefettizia.
Altre esenzioni
Sono esenti dall’IMU anche i terreni agricoli ubicati nei Comuni elencati nella Circolare n. 9 del Ministero delle Finanze datata 14 giugno 1993 quali:
terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali indicati nell’articolo 1 del decreto legislativo 99 del 2004, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;
terreni agricoli ubicati nei Comuni delle isole minori indicati nell’allegato A della legge 448 del 2001;
terreni agricoli a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.
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